Coronavirus e disabilità cognitiva: come affrontare l’emergenza
In questi giorni, in cui anche le scuole sono state chiuse e ci si interroga sull’ evolversi della propagazione del coronavirus, i genitori di bambini autistici e con disabilità cognitiva, si chiedono come affrontare questo argomento.
Il Ministero della Salute fornisce delle linee guida dettagliate riguardo alcune semplici regole da mettere in pratica, ma come si affronta con un bambino autistico lo stravolgimento che potrebbe implicare la chiusura forzata in casa e il non andare a scuola?
L’interruzione dell’attività didattica abituale può creare enormi problemi cerchiamo di trovare attività che possano stimolare la loro curiosità e nello stesso tempo continuare ad accrescere le loro abilità.
– visto che ci sono delle regole da seguire si può cogliere l’occasione per insegnare, attraverso immagini in sequenza da appendere nel bagno, il lavaggio delle mani utilizzando il disinfettante al posto del solito sapone.
– incentivare il gioco attraverso attività di cucina o legate all’autonomia come fare una torta
Imparare ad allacciarsi le scarpe.
– ancora non si deve usare la mascherina ma, dovesse essere imposta, bisognerà mostrare al bambino come indossarla nel modo corretto, ed è consigliato farlo sempre attraverso immagini da tenere sempre a portata di mano.
– attraverso le “storie sociali” si può raccontare la necessità di rimanere in casa senza uscire, per qualche giorno.
Per esempio si può dire al bambino: non andiamo a scuola e dobbiamo restare in casa perchè così non ci ammaliamo ma faremo tante cose carine insieme, come guardare un cartone animato, giocare con il lego. Vedrai, sarà molto bello!” creare quindi un tabellone con le varie proposte nell’arco della giornata così da tranquillizzarlo sulle eventuali crisi anticipatorie
Essendo persone sensibili allo stress emotivo e ai cambiamenti, bisogna imparare ad affrontare le situazioni rassicurando attraverso un approccio equilibrato e utilizzando un tono calmo come un esempio positivo da imitare. Importante è gestire questa situazione così come si gestirebbe un cambio di routine dando delle informazioni mirate e precise.
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