L’Italia con altri 137 paesi delle Nazioni Unite ha approvato un documento strategico del Segretario generale dell'ONU per una risposta inclusiva alla pandemia di COVID-19
ONU, disabilità e Coronavirus. L’Italia ha aderito al documento strategico del Segretario Generale delle Nazioni Unite “A disability-Inclusive Response to Covid-19”, per garantire una risposta inclusiva all'emergenza Coronavirus.
L’emergenza sanitaria da COVID-19 sta impattando in maniera considerevole sulla vita di tutti, tra cui le persone con disabilità, molto esposte al rischio di contagio. Si è profilata per questo sin da subito l’esigenza di disegnare una politica di risposta al COVID-19 che sia inclusiva delle persone con disabilità. A tal proposito, l’Alto Commissariato per i Diritti Umani dell'ONU il 29 aprile 2020 ha diffuso una nota “COVID-19 and the rights of persons with disabilities: guidance” contenente delle linee guida per gli Stati membri e gli stakeholders per abbattere le barriere ambientali ed istituzionali e diffondere buone pratiche messe a punto da vari Stati. Tale nota presenta 7 punti sull’impatto, diretto ed indiretto, del virus sulle persone con disabilità e di raccomandazioni: Diritto alla salute, Residenze sanitarie, Vita di comunità, Lavoro, reddito e sussistenza, Diritto all'istruzione, Diritto alla protezione dalla violenza, Gruppi specifici al cui interno le persone con disabilità sono sottorappresentate.
Sulla stessa linea si pone il Policy brief del Segretario Generale delle Nazioni Unite, António Guterres. Il testo individua gli elementi di un approccio integrato non solo per combattere il virus contro ogni discriminazione, ma per “build back better”, ricostruire meglio, ponendo le basi della società più resiliente e universalmente accessibile tratteggiata dagli SDGs. L'approccio è basato sui diritti umani in linea con la Convenzione sui Diritti delle Persone con Disabilità (CRPD) e l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, secondo il quale, al mainstreaming della disabilità nella risposta all’emergenza vanno affiancate azioni mirate. Tale risposta inclusiva al COVID-19 non può prescindere da:
Il documento dell'ONU, di 18 pagine, è articolato sui seguenti 4 punti:
o Garantire l'integrazione della disabilità in tutte le risposte al COVID-19, con azioni mirate: una combinazione di misure mainstreaming e misure specifiche per la disabilità è necessaria per garantire l’inclusione sistematica delle persone con disabilità;
o Garantire l'accessibilità delle informazioni, delle agevolazioni, dei servizi e dei programmi legati al COVID-19. Se le informazioni su agevolazioni, beni e servizi sono non accessibili, le persone con disabilità non possono prendere le decisioni necessarie o accedere a misure, interventi e servizi su base di uguaglianza con gli altri;
o Assicurare una consultazione significativa, con la partecipazione attiva delle persone con disabilità e le loro organizzazioni rappresentanti in tutte le fasi della risposta al COVID-19: le persone con disabilità hanno importanti contributi da dare per affrontare la crisi e costruire il futuro. Le esperienze vissute dalle persone con disabilità contribuiscono alla creatività, nuovi approcci e soluzioni innovative alle sfide.
o Stabilire meccanismi di accountability per associare la presenza dell’inclusione delle persone con disabilità nelle risposte al COVID-19, con meccanismi per monitorare gli investimenti e assicurarsi che raggiungano le persone con disabilità. Disaggregare i dati per la disabilità è la chiave per garantire questa accountability.
Tra le azioni specifiche sono riprese le raccomandazioni dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani, UNHCHR - United Nations High Commissioner for Human Rights, in materia di diritto alla salute, protezione delle persone con disabilità negli istituti di cura o penitenziari, servizi di supporto, protezione sociale e lavoro, istruzione, evidenziando l’elevato rischio di abbandono scolastico.
In conclusione, l’obiettivo è far sì che la pandemia costituisca non un catalizzatore delle vulnerabilità, sia nel breve che nel lungo periodo, bensì l’incentivo ad accelerare la costruzione di una società realmente inclusiva.
“Sosteniamo gli sforzi intrapresi dal Segretario generale delle Nazioni Unite e ribadiamo il nostro impegno a sostenere i diritti delle persone con disabilità, in linea con la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, di cui l’Ue è parte”, queste le parole dell’Alto rappresentante per la politica estera Ue, Josep Borrell, la vicepresidente della Commissione per i valori e la trasparenza, Věra Jourová, e la commissaria per l’uguaglianza, Helena Dalli.
Fonti: "A disability-Inclusive Response to Covid-19", Rappresentanza permanente ItaliaONU, Agensir, Vita, Sapienza
Link utili: UNRIC, Unione Europea, ConvenzioneONU sui diritti delle persone con disabilità
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