Siamo in zona arancione quindi non è ancora possibile fare spostamenti quindi vi consigliamo una passeggiata nella nostra splenda città Arezzo
Seppure Arezzo sia una città, il suo centro storico mantiene tutte le caratteristiche di un borgo medievale curato e protetto all'interno della cinta muraria ben conservata. Passeggiamo per le vie , un saliscendi di stradine che ogni tanto si aprono in piazze ospitanti chiese come quella duecentesca di San Domenico, che nella sua atmosfera sobria custodisce la Croce dipinta di Cimabue; o la maestosa Cattedrale dai tratti gotici, che i molti che hanno visto il film di Roberto Benigni "La vita è bella" ricorderanno bene nella scena in cui lui sotto la pioggia arriva con la macchina in cima alle scale e srotola il tappeto rosso per non far bagnare i piedi alla "sua principessa". Negli angoli della città in cui è stato girato il film troviamo infatti delle bacheche esplicative che raccontano le scene con parole e immagini. Seguiamo questo "percorso cinematografico" e ci tornano in mente tutte le scene di questo gran bel film e l'allegria dirompente di Benigni.
Girando tra le vie ancora assopite della domenica mattina, si apre davanti a noi la meravigliosa Piazza Grande o Vasari, in posizione inclinata che dal rinascimentale Loggiato Vasariano scende verso il pozzo. Qui a settembre si corre il torneo cavalleresco della Giostra del Saracino. Una panoramica della piazza ci permette di vedere un susseguirsi di epoche storiche, dalle Torri medievali, alle architetture gotiche e rinascimentali della Fraternità dei Laici e del Loggiato, fino alla romanica Pieve di Santa Maria. La storia di questa città, in cui hanno vissuto grandi personaggi, come Francesco Petrarca, Giorgio Vasari e Piero della Francesca, si respira ad ogni angolo.
Terminiamo il nostro tour con una visita alla Basilica di San Francesco, dove la Cappella Bacci custodisce gli splendidi affreschi di Piero della Francesca del ciclo "La leggenda della Croce", ma ci sarebbero tante altre cose da vedere, dalla Casa Vasari alla Casa Museo di Ivan Bruschi, dall’Anfiteatro Romano alla Fortezza Medicea, senza escludere le numerose pievi, ricche di opere d’arte.
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